Jasmine Protest

ovvero la rivolta dei Gelsomini. Mi prendo la briga di scriverne anche se non so quanti leggeranno ciò, lo faccio perchè posso farlo, perchè devo farlo. Lo faccio per tutti quanti in Cina non possono leggere o scrivere in Internet per organizzare questa protesta: per tutti quelli i cui messaggi sono stati cancellati d’ufficio, per tutti i siti, i blog, i forum controllati da censori pagati dal governo cinese. Lo faccio perchè 1 milione di moderatori che cancellano post a pagamento è una censura che va ben al di là di quanto mi potessi immaginare. Scrivo della protesta dei Gelsomini di cui si sapeva più da noi che in Cina, perchè noi possiamo andarcene bel belli a consultare i pochi blog in grado di far uscire informazioni “delicate” e radicali aggirando il controllo del governo cinese, al contrario della maggioranza dei cinesi, ignari dell’iniziativa, così come ignari di molti eventi legati ad esempio a Mubarak, sempre perchè prevenire è meglio che curare.. Se nessuno parla di protesta, la protesta non esiste, no?

Vi segnalo un blog italiano per restare aggiornati sull’argomento:

http://daily.wired.it/blog/made_in_china

e uno cinese:

http://freedomchina.blogspot.com/2011/02/chinas-jasmine-protest-reflection-on.html
Per cercare di essere sempre Liberi di dissentire, di indignarsi, e di farsi sentire.

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